Inferni in cerimonia di Antonino Bondì

Ci sono libri come attraversamenti  e copertine come spazi di confine,  superati i quali non ci sarà niente a proteggervi dall’alcool delle parole che iniettano versi come un veleno di verità. Continua a leggere Inferni in cerimonia di Antonino Bondì

IL GATTO di Domenico Pelini

“Non posso osare parole scritte,/  tu lo sai meglio di me./ Non sono capace dei loro silenzi/ non conosco i ricami del vuoto/  né i grandi camini splendenti / con i ciocchi ben sistemati senza fiamma. / Per rendere grazie a te, / mia dolce presenza intensa e buona, / sussurro uno di quei fermi,  risoluti respiri/ che sembrano annunciare il pianto,/ ma hanno un berretto di sorriso in capo lieve, / lieve/  e lieve faccio la voce,/  il mio traballante ponte tra te e te”.

Non troverete poesie scritte, i versi  di Pelini sono cantati  unicamente dalla sua voce, per non dare fissità alla fluvialità del suo spirito poetico , per non darle corpo, confine e  forma statici, come se la scrittura potesse spogliare le poesie del senso di cui sono portatrici. Continua a leggere IL GATTO di Domenico Pelini