Archivio mensile:novembre 2016
UN GIORNO PER VOLTA
Reimparare a vivere,
un giorno per volta,
un poco per volta.
Chiamare futuro la sera,
l’ultima ora prima di addormentarti.
Addestrata, la volontà resiste,
minuti fragili costruiranno ore compatte.
Non cercarti altrove,
è qui che esisti.
Gabriella Grande©, “Un giorno per volta”, Antologia poetica “sChiavi diVersi”, AE, 2014
#giornatainternazionalecontrolaviolenzasulledonne
Vi propongo una poesia in cui ho voluto focalizzarmi sul punto di vista di chi fa violenza, mandando in frantumi la sua essenza di uomo. Resta solo il perduto. Il “sé” non esiste più.
Porti la mia voglia di te come una ladra sulle tue labbra.
Non accetto il compromesso della perdita
e violento la tua forma,
nei miei spazi grigi di materia offesa,
alla luce di un faro, inconsapevole
del male che sta per farti
la mia fame.
Voglio averti,
a costo di me
che lascio sulla tua pelle come un morto
a sudarti paura.
Ho vinto in premio il tuo calore urlante
mentre applaudivano i tuoi schiaffi.
Non m’importa se non vuoi,
mi basta che respiri
ancora un po’.
Gabriella Grande©, “A costo di me” 2016 Riproduzione riservata

NON SI PUÒ IMBROGLIARE SUL PREZZO DELLA CORSA
Ho rinunciato a tutto, tranne che all’assillo della verità di ciò che “sento”.
Non si può imbrogliare sul prezzo della corsa se al traguardo vuoi che quel che chiami “te stesso” arrivi tutto intero.
Gabriella Grande©

LI CHIAMANO RICORDI
Li chiamano ricordi
questi fiotti ottusi di morte paziente,
queste ringhiere con vista
su un fosso di preghiere ubriaco di pioggia.
Sono mercenari che ammutinano i giorni.
Come rapide serpi nidificano
tra i capelli increspati e stanchi
e suggono
parassiti
lì dove il bulbo pulsa e si nutre.
Solitudine è vinta?
Gabriella Grande©, 2015 Riproduzione riservata
SCELGO GIORNI NECESSARI
Scelgo giorni necessari.
Vengo a prendermi.
Non voglio più stordire l’attesa
nelle tue flebo di approvazione e riconoscimento.
La nostra distanza è lo spazio del mio incontro.
Indosserò l’abito a quadri dei miei ricordi,
scivolerà sui giorni a cui ho rinunciato.
Ma le scarpe no,
quelle le lascio a te
per l’asfalto duro delle tue certezze.
Vengo a prendermi.
È tanto che aspetto,
ma dovevo imparare a scegliere
giorni necessari.
Gabriella Grande© 2014 Riproduzione riservata (pubblicata nell’Antologia poetica “Schiavi diVersi” ArtisticaEdizioni)
Reading di poesia
Lettura delle poesie di Gabriella Grande e di Andrea Bassani, presentate dal prof. Ernesto Marchese. Musica del maestro Daniele Mandorli. Presso Deka Caffè Letterario, Agliana (PT)
“La vera poesia è il dialogo vivo fra le persone” scriveva il poeta Kenneth Rexroth ed è quello che è accaduto sabato sera, presso il DeKa Caffè Letterario, ad Agliana (PT) . Grazie al Prof. Ernesto Marchese e alla sua grande capacità (rara!) di raccontare la poesia, di preparare l’ascoltatore al senso nascosto e di condurlo per mano alla radice, lì dove la poesia nasce o si manifesta. Grazie al poeta Andrea Bassani, i cui versi della sua poesia necessaria hanno rinfrescato l’anima. Grazie al maestro Daniele Mandorli, la sua musica arriva dritta al cuore e ha attraversato i nostri versi con il grande talento di riconoscerne le note giuste, sempre. Grazie alla intensità della pittura di Emo Risaliti e al mai pienamente detto dei suoi quadri, che ci hanno introdotti in un viaggio interiore. Grazie alla presenza di una pittrice dalla grande anima, la Dott.ssa Donatella Solmi. Grazie a Denny Millanti per le bellissime foto, alcune delle quali ho inserito nell’album del reading, e all’ospitalità di Debora Menichetti, Katia Menichetti, Gabriele Nocentini e un grazie speciale a tutti i presenti …con le emozioni che ci avete regalato siete stati il verso più bello. Vorrei potervi nominare e ricordare tutti. Abbiamo fatto cuore comune…è il miracolo della poesia.
Gabriella Grande